Italia: UNAPA valuta la raccolta delle patate da consumo in Italia

A seguito delle considerazioni già esposte nel precedente Osservatorio Economico della Patata tenutosi lo scorso 22 giugno, si evidenzia che il mercato delle patate novelle, per quanto concerne la Sicilia, è ormai terminato; mentre in Puglia vi sono delle piccole rimanenze di prodotto conservato in celle frigorifere disponibili per essere commercializzate sia sul mercato nazionale, che su quello estero.

La vendita del prodotto pugliese, in questa fase finale, risulta essere abbastanza regolare, con prezzi in leggero aumento. Nella zona di Napoli, infine, sono sostanzialmente cessate le vendite delle patate. Si evidenzia che le ultime partite di prodotto di questa regione – di qualità non eccelsa per i noti problemi climatici – sono state esitate anche a 0,6–0,7 cent/kg.

Dalle verifiche effettuate da UNAPA nei diversi areali produttivi italiani, si conferma come i raccolti delle patate da consumo nel centro–nord Italia siano caratterizzati da rese inferiori alla media. Le alte temperature diurne (sovente oltre i 35°) e notturne (non inferiori ai 22°) hanno bloccato l’attività fisiologica delle piante determinando la formazione di tuberi di pezzatura generalmente medio–piccola.

Spostando l’attenzione sullo scenario europeo, si registra che, attualmente, sono terminate le patate del vecchio raccolto francese. Proprio in Francia, al fine di disimpegnare i magazzini, una parte consistente delle rimanenze di tale prodotto sono state destinate all’alimentazione animale.

Pertanto con la fine dell’offerta delle patate novelle e del prodotto estero, le minori rese previste per la patata da consumo in Italia e in concomitanza di una prima, leggera, ripresa dei consumi, le prospettive commerciali future per il nostro Paese potrebbero essere caratterizzate da un cauto ottimismo, in linea con i trend registrati nella scorsa campagna, con quotazioni che dovrebbero attestarsi, al netto di eventuali effetti speculativi, sui 0,24–0,25 cent/kg alla produzione.

E’ tuttavia evidente che, per avere un quadro più dettagliato ed esaustivo sul prosieguo della campagna, si dovrà necessariamente attendere la prima decade di agosto per conoscere le rese produttive reali dei raccolti nei 5 Paesi dell’Area NEPG (Francia, Germania, Belgio, Belgio, Paesi Bassi e Regno Unito), poiché con la loro offerta essi condizionano fortemente le vendite in Italia.