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Europa 23/08/2016

Italia: Patate, cauto ottimismo per il prosieguo della campagna

Il 28 luglio 2016 si è tenuto a Roma presso l’UNAPA un l’incontro nazionale dell’Osservatorio della patata.

Il Presidente UNAPA Sante Cervellati insieme al dott. Fausto Bosca.

Erano presenti, oltre le Associazioni di UNAPA, gli operatori commerciali privati e il dott. Luciano Trentini del Cepa di Bologna. Nel corso dell’incontro, il direttore di UNAPA dott. Fausto Bosca e Trentini hanno presentato l’andamento degli investimenti nei paesi NEPG (Belgio, Germania Francia, Olanda e Gran Bretagna).

La produzione di questi paesi influisce fortemente sui prezzi che si andranno a realizzare sul mercato italiano, in quanto il nostro paese importa circa 700-800.000 tonnellate di patate prevalentemente da queste aree.

I dati presentati evidenziano investimenti per 553.000 ettari nel 2016, con un aumento del 4,9% ripesto all’anno precedente e un 3,5% in confronto alla media degli ultimi 5 anni. In Belgio l’aumento è più elevato, con 12,4% in un anno.

Il possibile incremento della produzione in queste aree potrebbe essere limitato da un andamento climatico non ottimale in gran parte di questi paesi. Infatti in Gran Bretagna riscontriamo un ritardo di due settimane nelle semine, mentre negli altri paesi NEPG abbiamo avuto abbondanti piogge nel mese di giugno.

Queste avversità hanno determinato localmente danni importanti alle colture, con perdite anche del 10 al 20% delle superfici. Si stima che nel mese di giugno l’1% delle superficie seminata era perduta. In Belgio e in Olanda questa percentuale sale al 3%. Oltre a tali perdite, i produttori devono far fronte a problemi di qualità quali: marciume umido, tuberi verdi, e peronospora.La Germania è il paese che ha meno sofferto per cui la coltura non presenta ritardi, contrariamente a quanto riscontrato nel resto dei paesi NEPG. In Germania sono iniziate in anticipo le scavature delle varietà da industria con prezzi alti considerata la carenza di offerta che caratterizza l’Europa in questo momento.Se consideriamo la Francia, da dove proviene gran parte delle patate importate dall’Italia, emerge che dopo le piogge di giugno il clima è stato caratterizzato nelle settimane successive da temperature elevate che nelle aree precoci - come la Beauce - ha già determinato un calo delle rese. Infatti le varietà a pasta soda hanno raggiunto una sostanza secca elevata del 21% che obbliga i produttori a disseccare, con perdite di prodotto di circa 10 tonnellate a ettaro (resa prevista 40-45 ton)Per le altre varietà tipo Agata, il clima prima molti umido e poi secco sta determinando la presenza di patate colpite dal fungo della "dartrosi" (o "antracnosi") che comporta maturazione precoce dei gambi, macchie sui tuberi e danni alla lavabilità delle patate.Nelle aree più tardive quali la Somme e la Seine-Maritime, dove la pratica all’irrigazione è meno ricorrente, il prolungarsi di carenza di pioggia potrebbe determinare un calo delle rese e della qualità. Pertanto il calo delle rese potrebbe compensare i maggiori investimenti con una produzione finale che potrebbe essere in linea con quella dell’anno precedente.In Francia va evidenziato inoltre che l’aumento degli investimenti ha interessato soprattutto le varietà da industria, che si sono avvantaggiate dal forte aumento dei prezzi sui contratti stipulati dai produttori con le industrie francesi e belghe.Al momento quindi è prevedibile un raccolto delle patate in linea con le esigenze del mercato rispetto alle preoccupazioni derivanti dal forte aumento degli investimenti. In Italia registriamo la conclusione del mercato delle patate novelle in Sicilia, Puglia e Campania, dove abbiamo riscontato prezzi vantaggiosi per i produttori.Particolarmente importante è la fine della vendita delle patate campane avvenuta senza i problemi che spesso caratterizzano questa regione nel mese di luglio, dove l’eccesso di offerta di qualità non elevata (che si può avere in questo periodo) comporta spesso un crollo dei prezzi che si ripercuote negativamente sulle scavature estive nelle aree centro settentrionali del nostro Paese.Al momento il mercato è caratterizzato da prezzi alla raccolta nell’ordine di 25-27 centesimi al chilo alla produzione.A livello produttivo il Lazio ha raccolto il 15% del prodotto e il leggero calo degli investimenti è compensato dalle buone rese che si stanno registrando.Nel Veneto la produzione delle patate è avvenuta nella norma. I prezzi di vendita sono influenzati positivamente dalla scarsa offerta nazionale e dagli alti prezzi del prodotto francese.In Emilia-Romagna le scavature hanno raggiunto il 25% del totale, mentre nello stesso periodo di norma si era già al 50%. Netto il miglioramento delle rese che passano da 38 ton/ha del 2015 agli attuali 45 ton del 2016.In Abruzzo a un incremento degli investimenti si contrappone una resa inferiore alla media storica.In Calabria riscontriamo un aumento delle semine del 5-7%. Tuttavia la scarsa tuberificazione registrata non consentirà una crescita della produzione.In Friuli stanno iniziando le scavature e, dalle prime indicazioni, risultano rese medio-basse.In conclusione dall’incontro è emerso un cauto ottimismo per il prosieguo delle campagna. Tuttavia tutti gli operatori hanno evidenziato che per avere è previsioni più attendibili sarà necessario vedere come evolve la situazione produttiva nei paesi NEPG.In tal senso è previsto un prossimo incontro per l’osservatorio della patata per fine settembre a Grotte di Castro (VT).

Fuente: http://www.freshplaza.it/article/84118/Patate-cauto-ottimismo-per-il-prosieguo-della-campagna


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