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Europa 15/10/2015

Italia: Leonessa ruggisce ancora con la Sagra della Patata

Nella varietà a pasta gialla come in quella a pasta rossa, la patata di Leonessa resta tra le qualità più pregiate e apprezzate in tutta Italia.

E così anche quest’anno, il 10 e l’11 ottobre, il grazioso borgo medievale della provincia di Rieti chiamerà a raccolta gli amanti del gusto e delle tradizioni con il suo "ruggito" inconfondibile: "Fritta, lessa, rescallata. Un piatto cò li fiocchi: lu tartufu cò li gnocchi".

Già, la rescallata: ogni anno migliaia di visitatori si spingono fin qui per rendere omaggio a questa specialità locale, semplice e saporita come tutte le ricette di un tempo, a base di patate lesse saltate in padella con cipolla e pancetta. Ma lo stand gastronomico sfornerà anche gnocchi fatti in casa e conditi con il sugo o con il tartufo, salsicce alla brace e patate fritte, il tutto da accompagnare con il corposo vino della zona.

 Al contempo, lungo le vie di Leonessa più di cento espositori daranno vita alla grande mostra mercato dei prodotti dell’artigianato e dell’agronomia locale con formaggi, miele, funghi, tartufi e salumi da degustare, all’interno di un paese che regala ai visitatori più curiosi delle piccole perle tutte da scoprire: è il caso della Fontana Farnesiana, risalente al XVI Secolo, del Palazzo Comunale, della Chiesa di Santa Maria della Visitazione e di quella di San Matteo.Spostandosi nella provincia di Roma, ecco una festa dedicata a un altro amatissimo prodotto che nasce sotto terra e riesce a far suoi tutti gli aromi dei boschi che lo circondano: il tartufo. Il 10 e l’11 ottobre a Canterano, grazioso borgo dell’Alta Valle dell’Aniene al confine con Subiaco e i Monti Simbruini, il tartufo nero pregiato e il tartufo scorzone nobiliteranno il gusto delle bruschette, dei tonnarelli e delle uova, mentre il vino rosso locale scorrerà a fiumi come a ogni festa paesana che si rispetti; a fine pasto non mancheranno i cazzotti fritti, un dolce tipico locale che a Canterano è sempre sulle tavole nelle occasioni importanti.

 La festa prenderà il via alle 15 all’interno di stand coperti in un luogo magico, abitato da meno di 400 persone, dove il tempo sembra essersi fermato, e si concluderà ogni sera con divertenti spettacoli musicali; e tra una portata e l’altra sarà possibile ammirare dall’alto i monasteri di San Benedetto e di Santa Scolastica, oltre al maestoso Monte Livata.Spostandosi infine nella provincia di Viterbo, saranno otto Pro Loco provenienti da ogni parte d’Italia e quindici aziende del territorio a rendere speciale la 5° edizione della "Fiera nazionale delle sagre e dell’agricoltura", in programma dal 9 all’11 ottobre a Civita Castellana. Fra gli arrosticini di Fabrica di Roma, il pecorino romano di Nepi, le lumache umbre di Bevagna e le pappardelle di Caprarola, solo per citare alcune delle specialità proposte, fra i vicoli dello splendido paese della Tuscia viterbese ci sarà davvero l’imbarazzo della scelta. Per tre giorni consecutivi, dalle 10 alle 23, ad attendere

 i visitatori sarà un sapiente mix di gastronomia tipica, artigianato locale e dimostrazioni di antichi mestieri. Indossata "l’armatura di ordinanza"  -  un sacchetto di cotone, un bicchiere e un piatto di ceramica, perché Civita Castellana è nota in tutto il mondo anche per i suoi maestri del coccio  -  si potrà insomma affrontare un grande tour enogastronomico fra sapori, colori e profumi di una volta.

Fuente: http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/10/11/news


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