Italia: Gasolio agricolo decurtato del 20 per cento, produzione patate di montagna a rischio
Nonostante l’assegnazione suppletiva di gasolio agricolo da parte della Regione Calabria (vedi comunicato ufficiale), per fronteggiare le conseguenze della siccità, alcuni pataticoltori di montagna non ce la fanno a garantire le risorse idriche

Alfonso Scrivano della Patate Scrivano di Celico (CS), portavoce di un gruppo di produttori di questa specifica area di montagna, dichiara: "Vogliamo portare a conoscenza delle istituzioni nazionali e regionali un grave problema che sta attanagliando le aziende che operano sul nostro altopiano. Quest’anno ci siamo visti decurtare del 20% l’assegnazione principale di gasolio agricolo nel nostro comprensorio".
"Considerata l’annata siccitosa e visto che operiamo in montagna e non siamo serviti da nessuna condotta idrica, come tutti gli anni, siamo costretti a prelevare dell’acqua dai bacini esistenti per poter irrigare i nostri terreni di natura granitica e molto permeabili. Se viene però a mancare il gasolio per poter alimentare i motori che pompano l’acqua destinata alle coltivazioni di patate, molte aziende avranno problemi di produzione".
"Tali disagi si andranno ad aggiungere a quelli già esistenti legati alla mancata vendita dei due anni precedenti, a causa della pandemia. Pertanto chiedo, a nome di tutti gli agricoltori della zona, una risposta immediata a questo enorme problema. Tra qualche giorno entreremo nella fase di ingrossamento dei tuberi e la mancanza di gasolio provocherebbe grosse perdite economiche. Ricordo inoltre che, nel nostro comprensorio, si può coltivare soltanto una monocoltura, considerato il lungo inverno che abbiamo".
"Questo appello è rivolto al ministro dell’agricoltura e all’assessore dell’agricoltura della Regione Calabria: non distruggiamo anche la pataticoltura di montagna calabrese!", conclude Scrivano.
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