Italia: Patate, Marmocchi dribbla i surplus e apre una finestra in Nord Europa
Una stagione difficile per patate e cipolle, soprattutto per queste ultime che lamentano surplus di offerta e crollo delle vendite. "Abbiamo – dice Davide Marmocchi, dell’omonima azienda di produzione e lavorazione di Argenta, tra Ferrara e Bologna.

Così si salva solo la cipolla bianca prodotta nel Bolognese. "E’ l’unica che dà soddisfazione, perché è bellissima e riesce così a spuntare qualcosa in più - osserva Marmocchi - Ma dalla prossima settimana arriva anche il prodotto invernale e le cose si complicheranno ulteriormente". D’altra parte, basta guardare il listino della Borsa Merci di Bologna: i prezzi oscillano tra 4 e 8 centesimi di euro il chilo.
"Anche con le patate soffriamo di eccessi produttivi – continua l’imprenditore – ma possiamo contare su due fattori positivi: il prodotto è molto bello e, per fortuna, abbiamo aperto una finestra con l’estero. La Francia, infatti, a differenza dell’anno scorso, è ancora ferma: ha finito le vecchie, ma non è ancora partita con le nuove e va a rilento anche con le importazioni dalla Spagna. I prezzi, poi, sono decisamente più alti".
Dai primi giorni di luglio l’azienda Marmocchi Angiolino invia i tuberi in Nord Europa. "Stiamo finendo la varietà Agata, coltivata nel basso Ferrarese e, dalla prossima settimana, inizieremo a mandare in Olanda la Actrice prodotta a Bologna ".
"Nel nostro piccolo – afferma Marmocchi – in 15 giorni abbiamo già mandato 400 tonnellate di patate all’estero e solo lunedì ne spediremo altre 150. I prezzi non sono molto alti, ma decorosi, anche perché, ritirando dalla campagna e mettendo subito le patate in jumbo-bag, non abbiamo spese eccessive".
"In Germania, invece, stiamo inviando la nostra nuova varietà a buccia rossa, Cereza - conclude Marmocchi - confezionata nelle nostre buste poly-bag o sfuse, in cartoncini".
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